“Il paziente va considerato nella sua completezza e nella sua unicità, non come un anonimo caso clinico". Occorre "maggiore sensibilità nei confronti di chi chiede non solo cure, ma soprattutto attenzione e comprensione". "La pratica medica non può ridursi a un insieme di protocolli standardizzati. Ogni trattamento deve essere personalizzato e condiviso tra paziente e professionista, mediante un confronto che dovrà essere il fulcro di ogni decisione e intervento medico”. Lo ha detto il Presidente della Camera Lorenzo Fontana giovedì 25 gennaio, introducendo - in Sala della Regina - la presentazione del progetto "Dignitas Curae - Manifesto per la sanità del futuro".
Come ha spiegato Fontana, la Fondazione 'Dignitas Curae' "ha promosso e sostenuto progetti per l'accesso sostenibile alla diagnostica preventiva e per lo sviluppo della ricerca medico-scientifica con cui migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie”. 
Sono intervenuti il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, il Professore emerito dell'Università la Sapienza di Roma, Natalino Irti, il Professore ordinario dell'Università di Trento, Teresa Pasquino, il Presidente della Fondazione Dignitas Curae - Ets, Massimo Massetti. Conclusioni del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede. Ha moderato Bruno Vespa. L'appuntamento è stato trasmesso in diretta anche sul canale satellitare.
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