È per me un grande piacere essere qui con voi per la presentazione del Manifesto per la sanità del futuro.

    Si tratta di un’occasione preziosa non solo per approfondire le iniziative promosse dalla vostra Fondazione, ma anche per riflettere sulle sfide che riguardano questo settore.

    Negli ultimi decenni lo sviluppo tecnologico e scientifico in campo medico ha raggiunto livelli straordinari.

    L'avvento di nuove terapie e metodologie diagnostiche avanzate ha rivoluzionato la pratica medica. 
    Sono innovazioni che hanno prodotto miglioramenti nel trattamento di numerose patologie, nella qualità e nelle aspettative di vita.

    Tuttavia, accanto a questi progressi, si è purtroppo avuta una perdita della dimensione umana nel percorso di cura.

    Sono queste alcune delle insidie alle quali è esposta la medicina moderna.

    Esse impongono un cambio di paradigma.

    Il paziente va considerato nella sua completezza e nella sua unicità, non come un anonimo caso clinico. 

    Occorre dunque una maggiore sensibilità nei confronti di chi richiede non solo cure, ma soprattutto attenzione e comprensione.

    Questo nuovo approccio implica una riorganizzazione dei percorsi di cura, per offrire risposte differenziate e rispettose delle singole esigenze. 

    La pratica medica non può ridursi a un insieme di protocolli standardizzati.

    Ogni trattamento deve essere personalizzato e condiviso tra paziente e professionista, mediante un confronto che dovrà essere il fulcro di ogni decisione e intervento medico.

    Al tempo stesso, ritengo importante assicurare l’accesso alle cure a tutte le fasce sociali.

    Si tratta di un dovere morale, prima ancora che politico.

    Rimuovere gli ostacoli che ancora oggi impediscono il pieno godimento del diritto alla salute è un dovere delle Istituzioni. 

    La Fondazione “Dignitas Curae” ha dimostrato un forte impegno su questi temi. 

    Ha promosso e sostenuto progetti per l’accesso sostenibile alla diagnostica preventiva e per lo sviluppo della ricerca medico-scientifica con cui migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie. 

    Sono convinto che, grazie al vostro contributo, a quello dei medici e degli operatori sanitari impegnati tutti i giorni a fianco dei malati, una rinnovata dignità di cura potrà consolidare l’alleanza tra medico e paziente.