Presidente della Camera dei Deputati

 
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Discorsi

22/02/2024
Camera dei deputati, Aula dei Gruppi parlamentari

Indirizzo di saluto al convegno “30 anni insieme nei porti. Le Autorità di Sistema portuali e il Comando generale delle Capitanerie di porto a 30 anni dalla legge di riforma portuale”

Nella storia del nostro paese la portualità ha da sempre rivestito un ruolo di grande rilevanza sia sul piano geopolitico sia su quello economico. I traffici commerciali marittimi sono stati e sono di fondamentale importanza per il nostro sviluppo.

È quindi particolarmente significativo ricordare oggi i 30 anni dell’entrata in vigore della legge n. 84 del 1994, che ha riformato la gestione degli spazi portuali. Infatti, i porti non sono solo un punto di origine e di destinazione, ma anche di connessione tra punti strategici via-terra e via-mare.

Con questo provvedimento è stato dunque disciplinato l’assetto complessivo degli scali italiani, mettendo a sistema gli attori della portualità entro una più vasta visione di politiche pubbliche. Si sono così poste le basi per un sistema portuale italiano moderno e più efficiente, considerata la rilevanza che esso assume all’interno del bacino del Mediterraneo e dei corridoi di traffico che attraversano l’Europa.

Il trasporto marittimo attrae infatti una quota variabile tra l’80 e il 90% dell’intero commercio mondiale in termini di volume e del 70% in termini di valore. Con le modifiche successive alla legge n. 84, le originarie 24 Autorità portuali sono state sostituite dalle attuali 16, in un’ottica di maggiore efficienza.

E in questo contesto si inseriscono le riflessioni su un nuovo modello di gestione portuale, per sostenere i porti italiani verso le nuove sfide. Penso, ad esempio, alla transizione energetica, al gigantismo navale e alla concentrazione delle imprese di trasporto marittimo. Ma la legge n. 84 del 1994 merita di essere ricordata anche per l’istituzione del Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto-Guardia costiera.

Con questo intervento legislativo sono state ridefinite la struttura e le funzioni dell’organo di vertice delle Capitanerie di porto. Sono state così specificate le potenzialità e le proiezioni operative del Corpo accresciute nel tempo grazie alla disponibilità di personale sempre più specializzato, qualificato e di mezzi aeronavali più moderni ed efficienti. Da allora, il Corpo delle Capitanerie di porto e il Comando generale, nel contesto della Forza Armata di appartenenza, rappresentano uno dei principali strumenti dello Stato per l’attuazione della sua funzione marittima.

È una funzione che - anche attraverso l’esercizio degli specifici compiti di Guardia Costiera affidati alla responsabilità delle Capitanerie di porto - concorre allo sviluppo e alla tutela degli interessi dello Stato sul mare, sul trasporto marittimo, sull’ambiente marino e sulla tutela delle risorse ittiche. Rivolgo dunque un plauso a tutti gli operatori del settore per il grande contributo che dedicano ogni giorno con professionalità e dedizione alla crescita del nostro Paese e vi auguro buon lavoro.

Vi ringrazio.

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