Presidente della Camera dei Deputati

 
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Discorsi

28/02/2023
Montecitorio, Sala della Regina

Indirizzo di saluto in occasione dell’evento ‘In ricordo di Antonio Martino’

        Buongiorno.

        Rivolgo un cordiale saluto al vicepresidente del Senato, ai presidenti emeriti della Camera e a tutte le autorità.

        Rivolgo un particolare saluto alla moglie dell’on. Antonio Martino, Sig.ra Carol Ann Erickson, alle figlie Alberta ed Erika e al nipote Pietro Marcellino.

        Alla vigilia del primo anniversario della scomparsa, la Camera dei deputati ricorda Antonio Martino, protagonista della vita intellettuale e politica italiana degli ultimi decenni, ricostruendone l'eredità poliedrica con il contributo dei relatori, che ringrazio e saluto.

        Figlio di Gaetano, storico esponente del Partito Liberale e più volte Ministro, Antonio fu innanzitutto un autorevole economista.
        Laureatosi in Giurisprudenza all’Università degli studi di Messina, si specializzò in economia a Chicago alla Scuola monetarista di Milton Friedman, il pensatore che più lo influenzò.
        Dal grande economista americano, premio Nobel nel 1976, Martino derivò le idee che avrebbero segnato il suo percorso intellettuale:
-    la fiducia nella libera iniziativa individuale contro ogni ideale dirigista e statalista;
-    la sferzante critica alle degenerazioni dello Stato sociale e all'assistenzialismo;
-    il carattere etico e morale, prima ancora che politico, del liberismo.
        Tornato in Italia, Martino iniziò la carriera accademica nella sua Messina per continuarla poi a Roma.
Insegnò prima all’Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e successivamente alla “Luiss - Guido Carli”, ove fu preside della Facoltà di Scienze politiche dal 1992 al 1994.
        Dopo aver militato anch'egli, come il padre, nel Partito Liberale, nel 1993 dette vita insieme a Silvio Berlusconi a "Forza Italia", ispirando quella "rivoluzione liberale" che, a suo dire, era sempre mancata nel nostro Paese.
          Deputato dal 1994 al 2018, Martino fu Ministro nei primi tre governi presieduti da Berlusconi: degli Esteri, dal 1994 al 1995, e della Difesa dal 2001 al 2006.

        La sua azione si contraddistinse per un rispetto assoluto dei ruoli e delle istituzioni, nonché per una convinta fedeltà ai valori dell'atlantismo.
         Il tratto umano di Martino è indimenticabile: sapeva unire al rispetto degli avversari una sferzante critica di quelle che definiva "idee cattive".
        Il rigore e la coerenza dei suoi ragionamenti lo portavano ad assumere a volte posizioni radicali, che sapeva però temperare con una innata propensione alla battuta ironica e al sarcasmo amaro.
        Si definiva Semplicemente liberale, come intitolò uno dei suoi numerosi libri.
        "Essere liberale – egli ebbe a dire – significa saper essere conservatore, quando si tratta di difendere libertà già acquisite, e radicale, quando si tratta di conquistare spazi di libertà ancora negati".
         La sua voce, anticonformista e al tempo stesso di buon senso, è ciò che più ci manca.
E anche per questo ne onoriamo oggi la memoria con chi lo conobbe e ne apprezzò le virtù morali e civili.

    Vi ringrazio.

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