Presidente della Camera dei Deputati

 
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Discorsi

20/06/2024
Sala della Regina

Indirizzo di saluto alla presentazione della Relazione annuale dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza

Buongiorno.

Saluto il Presidente della Repubblica, la vicepresidente del Senato, la Garante per l’infanzia e l’adolescenza e le Autorità e gli ospiti.

La presentazione della Relazione annuale al Parlamento dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza costituisce un’occasione preziosa per riflettere sugli scenari attuali e futuri che coinvolgono i minori, e sulle misure necessarie per metterli in condizione di crescere, di formarsi, di sviluppare capacità e competenze. 

Questi sono obiettivi su cui ritengo che ci possa e debba essere la più ampia trasversalità, al di là di ogni schieramento politico. 

I giovani devono essere protagonisti delle scelte che li riguardano, come sancito dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia di cui quest’anno ricorre il 35° anniversario dell’approvazione.  

Tutti i bambini, tutti gli adolescenti hanno infatti il diritto di essere amati, di crescere sicuri e di essere liberi di sognare. 

Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, dalla sua istituzione nel 2011, è diventato sempre di più un presidio di garanzia per i minori. 

Educazione, tutela dei bambini e dei ragazzi nell’ambiente digitale, salute mentale, promozione della partecipazione attiva dei giovani nella società sono solo alcuni dei temi sui quali si è concentrata l’attività del Garante e che sono oggetto della relazione che viene oggi presentata.

Lo scenario in cui vivono e crescono i giovani è di particolare complessità. 

Le minacce che corrono sul web, l’utilizzo delle nuove tecnologie, il bombardamento mediatico, l’assimilazione tra mondo reale e mondo virtuale disorientano i ragazzi.

Fenomeni come il cyberbullismo e l’uso distorto delle piattaforme social pongono le istituzioni di fronte all’urgente necessità di tutele sempre più ampie.  

L’intelligenza artificiale ha aperto inoltre ulteriori scenari, di potenzialità, ma anche di rischi.   

Fornire le migliori risposte è possibile solo attraverso l’ascolto e l’esempio. 

In questo senso, voglio ribadire ancora una volta la ferma condanna per quanto avvenuto nei giorni scorsi nell’Aula della Camera dei deputati. 

Questo grave episodio mi ha molto amareggiato e deluso. 

Chi rappresenta le Istituzioni deve comportarsi in maniera consona.

È una responsabilità che abbiamo soprattutto nei confronti delle nuove generazioni.

Le iniziative illustrate nella relazione 2023 testimoniano l’importanza di un maggiore coinvolgimento dei minori sui temi a loro più vicini.

La relazione annuale delinea il quadro attuale e pone l’attenzione su alcuni profili che chiamano direttamente in causa il Parlamento e le Istituzioni.

Mi riferisco, in particolare, alle misure necessarie per superare le inaccettabili disuguaglianze ancora presenti nel Paese, che impediscono ai minori di godere tutti delle stesse opportunità.

Soprattutto nei contesti socialmente più fragili, la povertà economica e quella educativa diventano terreno fertile per la criminalità. 

Lo Stato deve, quindi, rendersi interprete del disagio sociale dei più giovani, intervenendo sulle cause che ne sono all’origine. 

Occorre adottare anche tutte quelle misure normative ed economiche che consentano di rendere effettivi i diritti dei minori e permettere loro di guardare con fiducia al proprio futuro. 

A riguardo, vorrei sottolineare l’esperienza particolarmente positiva della Consulta delle ragazze e dei ragazzi - di cui oggi ospitiamo una delegazione - e del nuovo Consiglio nazionale delle ragazze e dei ragazzi.

Questi organismi rappresentano una preziosa testimonianza del valore e del potenziale dei giovani come protagonisti del cambiamento.  

Sono infatti convinto che anche grazie al loro contributo potremo riuscire a rafforzare la capacità di risposta democratica del Paese alle sfide del futuro.

Vi ringrazio.

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